Subvertising: la pubblicità che si ribella. A Venezia la prima mostra in Italia dedicata all’”Arte Sovversiva”
- Jacopo Dotti
- 2 lug
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Alla Galleria Itinerarte di Venezia, in concomitanza con la Biennale Arte 2025, prende il via "Subverthecity – Design to Distract", la prima mostra in Italia interamente dedicata al subvertising. Protagonista l’artista padovano Jacopo Dotti, in dialogo con il Maestro Marco Strano. Un’occasione unica per riflettere, disturbare e risvegliare lo sguardo attraverso l’arte.
VENEZIA – In un’epoca in cui la comunicazione visiva ha colonizzato ogni spazio del vivere quotidiano, esiste una forma d’arte che non si limita a interrogare le immagini, ma le rovescia, le decostruisce, le trasforma in armi di critica sociale: si chiama subvertising.
Dal 14 giugno 2025, nella raffinata cornice della Galleria Itinerarte – proprietà della Contessa Novella Papafava dei Carraresi – si apre la prima mostra personale in Italia interamente dedicata al subvertising, a firma dell’artista padovano Jacopo Dotti. L’iniziativa, sotto la direzione artistica di Fabio Facchinetti, in collaborazione con Revolux Studios, coincide con l’apertura della Biennale Arte, segnando un’interessante sinergia tra arte istituzionale e visioni alternative.
Nato dalla fusione di subvert (sovvertire) e advertising (pubblicità), il subvertising è un movimento artistico e attivista che si appropria del linguaggio pubblicitario per sovvertirne il significato. Cartelloni stradali, affissioni, slogan e loghi vengono decodificati, alterati, sabotati – non con l’intento di vendere, ma di svegliare. Una comunicazione che “distrugge per ricostruire”, capace di colpire lo spettatore nel cuore stesso del consumo culturale e materiale.
È in questo contesto che nasce "Subverthecity – Design to Distract", la prima mostra personale in Italia interamente dedicata al subvertising, firmata dall’artista padovano Jacopo Dotti, in programma dal 14 giugno 2025 presso la Galleria Itinerarte di Venezia, nel sestiere di Dorsoduro, a pochi passi dai padiglioni della Biennale. La curatela è affidata all’art manager Fabio Facchinetti.
Subvertising: arte che disturba per risvegliare
Il subvertising è un’arte nata per resistere. Usando gli stessi strumenti del linguaggio pubblicitario – grafica accattivante, slogan, visual da billboard – ma invertendone i messaggi, il subvertising demolisce il patto implicito tra immagine e consumo, mettendo in crisi la passività dello spettatore.Jacopo Dotti, tra i pionieri italiani di questo linguaggio, presenta un corpus di opere inedite che attraversa poster, collage urbani e manifesti manipolati, invitando il pubblico a decodificare ciò che la comunicazione di massa tenta di nascondere.
«Il subvertising – afferma Dotti – è come un virus visivo che si insinua nelle reti del messaggio dominante. Non lo nega, ma lo devìa, lo esagera, lo smaschera».
L’arte di sabotare il visibile
Le opere di Jacopo Dotti, attraverso poster, collage e installazioni urbane, si inseriscono nella tradizione della guerrilla art e della cultura visuale critica: marchi manipolati, slogan capovolti, messaggi pubblicitari riformulati per svelare ciò che normalmente viene nascosto sotto la patina della promozione e della persuasione. Il suo lavoro non si limita a "denunciare", ma chiede allo spettatore un coinvolgimento attivo: decifrare, riconoscere, resistere.
“Il subvertising – spiega l’artista – è una forma di linguaggio urgente, che usa le stesse armi del sistema per smontarlo. Non si tratta solo di provocare, ma di offrire un’alternativa possibile alla narrazione dominante.”
In mostra, le sue opere saranno accompagnate da documentazioni di interventi urbani e da una riflessione sul potere dell'immagine commerciale nella costruzione dell’identità collettiva.
Il lato figurativo e distorto della modernità
Marco Strano: la pittura come scavo nel silenzio
A condividere lo spazio espositivo, Marco Strano, figura poliedrica e carismatica: sassofonista, figlio d’arte, scenografo di fama internazionale, docente di storia dell’arte, è riconosciuto per un linguaggio pittorico inconfondibile e radicale. Le sue opere figurative deformate, sospese tra segno e dissoluzione, attingono a un espressionismo viscerale che riflette sull’inquietudine esistenziale.
La sua poetica si esprime attraverso una composizione studiata del vuoto e dell’equilibrio, dove ogni volto è deformato fino al limite della riconoscibilità, in una decomposizione quasi lisergica, tra astrazione e simbolismo. Le figure raccontano silenziosamente la frattura tra ciò che appare e ciò che è, tra l’identità pubblica e il vuoto interiore.
Il suo ciclo più recente, ispirato alla decadenza della Happy Family americana anni ’50, si presenta come una critica alla società dello spettacolo, in cui il sogno si trasforma in incubo.Il claim che attraversa l’intera serie – “The American Dream is Falling” – è una presa di posizione tanto estetica quanto politica.
Il suo lavoro – tra corpi scomposti, colori densi e atmosfere inquietanti – è attraversato dal claim “The American Dream is Falling”, monito lucido su un modello sociale che vacilla sotto il peso delle proprie contraddizioni ed ipocrisie sistemiche.
Un evento tra arte, performance e critica sociale
La mostra si aprirà ufficialmente sabato 14 giugno 2025 alle ore 18.30, con un vernissage che vedrà protagonisti gli stessi artisti in una performance musicale dal vivo.
In un momento in cui Venezia si conferma epicentro dell’arte contemporanea mondiale grazie alla Biennale Arte, “Subverthecity” si pone come evento parallelo capace di inserirsi in quella rete di narrazioni critiche che, sempre più, cercano nell’arte uno spazio di verità e opposizione.
Un’occasione per Padova e il Veneto
La partecipazione di Jacopo Dotti, artista padovano attivo da anni nella scena dell’arte urbana e dell’intervento grafico, rappresenta anche una significativa occasione di visibilità per il territorio veneto nel contesto dell’arte critica e d’avanguardia. Il suo lavoro – già riconosciuto in circuiti indipendenti nazionali – porta per la prima volta in Italia una riflessione sistematica e curata sul subvertising, in dialogo con il contesto urbano veneziano e il flusso internazionale della Biennale.
“Subverthecity – Design to Distract”Mostra personale di Jacopo Dotti e Marco StranoGalleria Itinerarte, Venezia (Dorsoduro) Dal 14 giugno 2025 Vernissage con performance musicale – sabato 14 giugno ore 18.30
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